29 Luglio 1890: La morte di Van Gogh

La vita di Vincent van Gogh può essere ricostruita in gran parte attraverso ciò che della sua ampia corrispondenza è stato conservato. Si tratta di 820 lettere scritte dall’artista, di cui 651 indirizzate a suo fratello Theo, e 83 lettere ricevute. Considerate al pari di opere letterarie per la capacità dell’autore di evocare situazioni e sentimenti con grande sensibilità, attraverso uno stile evocativo e un linguaggio vivace, le lettere di van Goghcontengono informazioni importantissime per la comprensione della sua personalità, oltre che delle sue scelte artistiche e delle influenze che guidarono il suo pennello.

Particolarmente significative per la ricerca storico-artistica sono le lettere scambiate con gli artisti suoi amici, principalmente Paul Gauguin e Emile Bernard, dalle quali si può evincere la natura del rapporto che li univa. 

Una delle opere più significative del rapporto artistico tra i due artisti è “Vincent van Gogh che dipinge i girasoli”, dipinto realizzato nel 1888, oggi conservato al Van Gogh Museum di Amsterdam, un ritratto che è anche simbolo sia del soggetto più famoso rappresentato da Van Gogh, i meravigliosi girasoli, sia del disaccordo che esisteva tra i due artisti sulla pratica artistica: mentre Gauguin lavorava spesso di immaginazione, van Gogh amava partire dalla realtà che aveva davanti agli occhi. Così, il vaso di girasoli è rappresentato di fronte alla tela, arrivando quasi a coprirla, a sostituirsi ad essa. La diagonale del braccio dell’artista infonde un senso di squilibrio alla scena e l’artista presenta un volto quasi deforme e schiacciato, con uno sguardo che suggerisce uno stato ipnotico. Van Gogh commentò l’opera in questo modo: “Sono proprio io, ma diventato pazzo” (1).

Vincent van Gogh morì il 29 luglio 1890, due giorni dopo essersi sparato con una pistola nella campagna di Auvers-sur-Oise. Gauguin scrisse a Emile Bernard: “Per quanto triste uno possa essere per la sua morte, io non me ne lamento veramente, perché l’avevo prevista e conoscevo la sofferenza di quel povero ragazzo, in lotta contro la sua pazzia. Morire adesso è una grande fortuna per lui, significa la fine delle sue sofferenze e se mai ritornasse in un’altra vita, recupererà le ricompense del suo buon comportamento in questo mondo (secondo la legge di Buddha). Ha portato con sé la consolazione di non essere stato abbandonato da suo fratello e di essere stato compreso da alcuni artisti” (2). 

Martina Panizzutt – Sebastian Victor Vug

NOTE
1. « le portrait terminé il me dit : « C’est bien moi, mais moi devenu fou. ». Gauguin Paul, « Avant et après. Avec les vingt-sept dessins du manuscrit original », 1923, les éditions G. Crès et Cie, Paris, p.19. per ritrovare il testo trascritto integralmente, consultare https://archive.org/…/avanteta00gaug/avanteta00gaug_djvu.txt, ultima consultazione 28/07/2018
2. ‘However sad one is at this death, I do not really lament it, because I foresaw it and I knew the suffering of that poor boy, battling his madness. Dying now is great good luck for him, it means the end of his suffering, and if he ever returns in another life he will reap the rewards of his good behaviour in this world (according to the law of Buddha). He took with him the consolation that he was not forsaken by his brother and was understood by some artists’. http://vangoghletters.org/vg/letters/let722/letter.html, ultima consultazione 27/07/2018

Bibliografia – Gatti Chiara, Mezzalama Giulia, Parente Elisabetta, Tonetti Lavinia, “L’arte di vedere. Dal Postimpressionismo a oggi”, 2014, Mondadori scuola, Pearson

– Bora Giulia, Fiaccadori Gianfranco, Negri Antonello, Nova Antonello, “I luoghi dell’arte. Nascita e sviluppi dell’arte del XX secolo”, 2003, edizioni Electa -Bruno Mondadori

Sitografia
– http://vangoghletters.org/vg/letters/let722/letter.html
– https://restaurars.altervista.org/paul-gauguin-e-lincontro…/
– https://www.magnanirocca.it/van-gogh-gauguin/

Immagini – Paul Gauguin, “Vincent van Gogh che dipinge girasoli”, 1888, olio su tela, 73 x 91 cm, Van Gogh Museum, Amsterdam

– Vincent van Gogh, lettera a Paul Gauguin del 17 giugno 1890, foglio con disegno. Fonte: http://vangoghletters.org/vg/letters/let722/letter.htm