Aprile 1945: la battaglia di Berlino

“La battaglia di Berlino, una delle più importanti della storia mondiale, una delle ultime del più grande conflitto umano…”

eppure su questa battaglia non si trovano molti riferimenti nei libri di storia.

Nell’Aprile del 1945 la guerra aveva raggiunto un punto critico. In Italia gli Alleati stavano per sfondare la linea “gotica” e quindi dilagare nel nord della penisola; ad Ovest gli eserciti anglo americani erano penetrati in Germania e stavano raggiungendo la cittadina di Torgau, dove si sarebbero congiunti insieme all’armata rossa che stava avanzando da Est. Nonostante la preponderanza degli eserciti alleati e le condizioni precarie in cui versava l’esercito tedesco, con reparti pesantemente sotto organico, le unità germaniche continuavano ad opporre una tenace resistenza.

Il 20 Aprile il primo fronte bielorusso iniziò il bombardamento su Berlino (bombardamento che sarebbe durato fino alla fine della battaglia: il 2 maggio 1945).All’interno della città erano presenti 94094 uomini provenienti da tutti i rami dell’esercito e delle SS, ma non solo. Oltre a volontari stranieri delle Waffen-SS (estoni, svedesi, norvegesi, spagnoli, francesi, finlandesi, danesi) erano presenti anche poliziotti, pompieri e membri della milizia popolare “Volkssturm” comprendente giovani e anziani armati in maniera spesso inadeguata. Oltre alla milizia è nota la presenza di ragazzi molto giovani appartenenti all’organizzazione “Hitlerjugend”.

La battaglia per la conquista della capitale del terzo reich terminò con una grande perdita di vite umane. In totale infatti, considerando anche gli scontri nei sobborghi della città, morirono circa : 125.000 soldati tedeschi e 95.000 civili (per la maggior parte donne, bambini e anziani) mentre i russi ebbero 135.000 morti. Da precisare che gli storici ipotizzano numeri di morti più elevati, in quanto il numero preciso è impossibile da calcolare. Se da una parte la battaglia era finita, le violenze e le sofferenze nei confronti dei cittadini tedeschi erano appena iniziate.

Dopo la conquista di Berlino, all’armata rossa venne concesso di “sfogarsi” sulla popolazione inerme e terribilmente affamata. Gruppi di soldati sovietici “rastrellavano” le strade, saccheggiando le case, uccidendo gli anziani e stuprando le donne. Purtroppo neanche i bambini furono risparmiati”.

Collaboratore Francesco Bossi

Per mostrarvi la drammaticità della battaglia di Berlino vi presentiamo il lavoro del fotografo Marco Marzilli, che prendendo parte al progetto ideato da Historica Ventesimo Secolo – Associazione di Ricostruzione Storica- è riuscito a riprodurre l’ambiente, le sofferenze e gli orrori di quei giorni. Per garantire una fedele ricostruzione dei fatti è stato importante anche il coinvolgimento di altre associazioni, quali: Gruppo di Rievocazione Storica “Pionier Bataillon”, Feldgrau Gruppe, Gruppo di Rievocazione Storica PROGETTO900