La 24 Ore di Le Mans 1966: storia e controversie

Circa due settimane fa, il 15 Novembre, è uscita nelle sale l’opera cinematografica “Le Mans ’66 – La grande sfida”, che narra del duello fra il colosso automobilistico Ford e la leggendaria Ferrari nella pericolosa competizione di Le Mans. Questo articolo tuttavia non intende raccontare gli eventi sopraccennati tramite un’ analisi diretta del film, in quanto quest’ultimo inevitabilmente non è esente da errori di natura tipicamente hollywoodiana. Si tenterà quindi di narrare la storia di quel lontano 1966 in maniera chiara e concisa e, possibilmente, senza particolari mancanze.

La 24 ore di Le Mans è una corsa motoristica che ha inizio nel 1923. Fa parte di una serie di 8 gare automobilistiche che assieme costituiscono il WEC (World Endurance Championship). Dal 1928 è stato stabilito che il vincitore della corsa risulta l’auto che ha percorso più chilometri in un lasso di tempo di 24 ore. I veicoli utilizzati non devono essere solo performanti, ma anche poco inclini a problemi di qualunque tipo per poter completare la 24 ore. Si corre nel circuito di La Sarthe, vicino a Le Mans (Francia). Questo è lungo circa 13,5 chilometri, vi si corre a Giugno.

Enzo Ferrari.

La storia della sfida Ford-Ferrari in questo ambito ha inizio in realtà nel 1963. La Ferrari è una casa automobilistica italiana concentrata sulla produzione di auto sportive. Questa è anche molto attiva nelle competizioni motoristiche: ha vinto sette 24 Ore di Le Mans e sei titoli della F1. Si trova tuttavia in ristrettezze economiche. Per non fallire Enzo Ferrari, proprietario dell’omonima casa, decide di vendere una larga quota della sua azienda. Attira l’attenzione di Henry Ford II, nipote del Ford che ha dato inizio al colosso automobilistico statunitense. Ford propone a Ferrari di acquistare l’ azienda per 12 milioni di dollari, ma a patto di poter dettare legge su qualunque eventuale sforamento del budget annuale. Ferrari, che vuole mantenere il controllo e avere una vasta libertà di azione, rifiuta questa clausola. La Ferrari verrà infine acquisita dalla Fiat nel 1969.

Henry Ford II

Ford non prende bene questo smacco e decide di vendicarsi: il colosso americano dovrà sconfiggere la Ferrari in pista a Le Mans, dove rimane imbattuta dal 1960.

Vengono investiti 10 milioni di dollari per costruire un team, e soprattutto un’auto, da zero per poter competere con la Ferrari. Così nasce il prototipo della Ford GT40, allestito da Eric Broadley. Ma non tutto va come previsto, il 1964 e il 1965 sono anni disastrosi. Nel 1964 le due GT40 non arrivano nemmeno al traguardo per problemi di affidabilità. Ford contatta allora Carroll Shelby per continuare l’evoluzione del prototipo. Nasce la Ford GT40 Mk II, con un nuovo motore (7.0 v8) molto più potente del precedente oltre a svariati miglioramenti.

Questa vettura trionfa alla 2000 chilometri di Daytona (un’altra delle 8 gare WEC prima accennate). Il 1965 sembra quindi l’anno giusto per la Ford, che non a caso schiera a Le Mans ben 6 GT40. Gli americani ottengono anche la pole position (il primo posto sulla griglia di partenza), ma ancora una volta nessuna delle GT40 arriva a fine corsa.

Il 1966 ha inizio con due vittorie: la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring.

Ford GT40 Mk II ideata da Carroll Shelby.

A Le Mans Ford schiera ancora più GT40, ben 8 vetture tutte fornite del potente 7.0 v8 allestito da Shelby nel 1965. La Ferrari corre con la 330 P3 (motore 4.0 V12), ma ha problemi di natura politica con la sostituzione di John Surtees (accusato ingiustamente di spionaggio industriale) a vantaggio di Ludovico Scarfiotti. A causa di ristrettezze economiche schiera solamente 3 macchine contro le 8 Ford. Già nelle qualifiche la GT40 domina prendendosi le prime quattro posizioni sulla griglia.

Ferrari 330 P3.

Ora non si scriverà degli eventi durante la corsa, semplicemente perché Le Mans ’66 non è ricordata per questo. In sintesi, la resistenza della Ferrari allo strapotere delle GT40 si affievolisce durante la gara, finché tutte le 330 P3 progressivamente si ritirano per problemi. In testa alla corsa ci sono Miles e Mclaren, e Ford chiede esplicitamente che arrivino alla linea del traguardo allineati per mostrare al mondo il dominio della Ford. Qui avviene il caos più totale: la GT40 di Miles alla partenza è due posti sulla griglia davanti a quella di Mclaren, di conseguenza è quest’ultimo a trionfare perché secondo le regole della 24 Ore, in caso di parità all’arrivo trionfa l’auto che ha percorso più strada dalla partenza. Ora, messa così la questione sembra molto semplice, ma alla fine di quella corsa la controversia sulla distanza di percorrenza ha causato un putiferio. Molti in quell’occasione hanno addirittura sostenuto che la regola della distanza non fosse nemmeno mai esistita, e Shelby stesso non sapeva cosa dire al riguardo. Miles è naturalmente furioso alla fine della corsa, e si arriva a sostenere che in realtà fosse un giro avanti a Mclaren e, di conseguenza, la vittoria sia sua di diritto. La controversia ha continuato fino agli anni 2000, ma è probabile che non si potrà mai dare una risposta definitiva per il caos di quel fine gara del 1966.

Sitografia:

Fast and Furious: The true story of how Ford vowed to beat Ferrari at Le Mans in the legendary rivalry that started over a business deal gone bad, TATE DELLOYE, Mail Online News, (13 Novembre 2019)

Le Mans 1966: The Golden mistery, DAVID GREENHALGH, dailysportscar.com, (17 Giugno 2016)

Le Mans ‘66 – La grande sfida, la storia vera della sfida Ford-Ferrari, MARCO COLETTO, Icon wheels, (13 Novembre 2019)