La farfalla

Carta d’identità:
Phylum: Artropodi
Classe: Insetti
Ordine: Lepidotteri

Distribuzione: Europa, Asia, Americhe

Anatomia (esemplare adulto): Il termine lepidottero significa “ala squamata” riferendosi a peluzzi appiattiti a forma di piccole squame che ricoprono le ali di questo insetto, che tutti conoscono come “ la polverina delle farfalle”. Dal nome dell’ordine di appartenenza si

può dunque capire che la farfalla è un insetto alato; per quanto riguarda la struttura anatomica, essa possiede le caratteristiche di alcuni insetti comuni, il corpo è diviso il 3 settori: capo, torace, addome e possiede sei zampe (esistono delle eccezioni)

Capo: poco mobile, superficie occupata da 2 occhi molto grandi. La farfalla possiede una vista a mosaico come la maggior parte degli insetti e distingue molto bene i colori: ciò è necessario per la scelta del partner e per la scelta dei fiori. Tra i 2 occhi sono presenti 2 antenne, hanno funzione tattile e olfattiva e grazie alla loro forma possiamo stabilire se parliamo di farfalle diurne o notturne (note anche come falene). La farfalla è un insetto succhiatore, pertanto l’apparato boccale è determinato da un organo chiamato spiritromba, dall’incastro dei margini dei lobi mascellari si forma un lungo tubo, chiamato appunto spiritromba ( o proboscide). Quando la farfalla è impegnata a nutrirsi la spiritromba è tesa perpendicolarmente, quando è a riposo la spiritromba è avvolta a spirale.

Torace: il torace dei lepidotteri presenta una forma compatta e spesso ricoperto da una folta peluria. Sono presenti due paia di ali, quelle anteriori sono più grandi di quelle posteriori (generalmente).

Sia la faccia inferiore che quella superiore delle ali sono completamente ricoperte da numerose scaglie incastrate tra loro. In ogni scaglia sono contenuti i pigmenti che permettono alle farfalle di sfoggiare livree colorate. Addome: suddiviso in 10 segmenti, gli ultimi segmenti delle femmine fungono da ovopositore retrattile. Le aperture

genitali si trovano generalmente sull’ultimo segmento.

Anatomia (esemplare non adulto) Tutte le farfalle subiscono una metamorfosi, da larva all’esemplare con le ali che tutti conosciamo. La larva di questo insetto è euriciforme, meglio conosciuta come bruco. Il bruco presenta un capo ben sviluppato e 3 paia di vere zampe toraciche e spesso 5 paia di false zampe carnose sui segmenti 3-6 e 10 dell’addome. Le false zampe possiedono alle estremità delle unghie che consentono al bruco una salda adesione al supporto. Peculiari sono le ghiandole della seta, ovvero ghiandole salivari modificate atte alla produzione della seta

utile a formare il bozzolo.

Alimentazione: gli esemplari adulti si cibano del nettare dei fiori, ma esistono alcune specie che si nutrono dei succhi della frutta, mentre gli esemplari allo stadio larvale si cibano in continuazione di frutti in formazione e di fiori delle piante sulle quali si schiudono.

Riproduzione: tutti i lepidotteri attraversano 4 stadi vitali: uovo,larva, crisalide (o pupa) e adulto.

Uovo: le uova vengono deposte in piccoli gruppi di 2 o 3. Il numero totale è variabile da 50 a 1000, dipende dalle dimensioni della femmina e dalla specie. Prima della deposizione la femmina sceglie una pianta di cui la larva potrà nutrirsi. Questo stadio dura 2-3 settimane

Larva: quando avviene la schiusa, la larva per uscire dall’uovo ne mangia il suo involucro e spesso anche ciò che ne

rimane una volta fuori. Parliamo ora,come detto nella sezione “Anatomia dell’esemplare non adulto” del bruco. Questo stadio dura in genere 3 settimane, ma esistono specie che ibernano, in quel caso dura 9 mesi.

Crisalide: il bruco smette di alimentarsi e si prepara a impuparsi, cercando prima un luogo idoneo alla metamorfosi. Il luogo è idoneo quando il bruco riesce a impuparsi correttamente e l’esemplare adulto riesce a uscire dalla crisalide

senza difficoltà. E’ tutto pronto! Il nostro ormai amico, incomincia a secernere seta, agitando il capo e contorcendosi finendo con il ricoprirsi completamente. All’interno della crisalide avviene la metamorfosi. La durata di questo stadio è variabile da specie a specie.

Adulto: Insetto alato.

Farfalla diurna o notturna? “ Le farfalle colorate volano di giorno e quelle poco colorate volano di notte”

NON SEMPRE E’ COSI’!

Le farfalle diurne presentano antenne con estremità rigonfia a clava mentre le farfalle notturne non presentano mai la forma clavata. Nelle farfalle diurne le due ali poste sullo stesso lato del corpo sono collegate grazie a nervature presenti alla radice di quelle posteriori. Le ali anteriori e posteriori delle farfalle notturne, invece, sono accopiate da una setola dura chiamata frenulum, (assente nelle farfalle diurne, fatta ad eccezione per la specie australiana della famiglia delle Hesperiidae) che sporge dalla base dell’ala posteriore.

Quando le ali sono a riposo: la farfalla diurna le chiude a libro facendole aderire perfettamente. La farfalla notturna, invece le ripiega a tetto, assumendo la forma a triangolo.

Barbara Rossi

Bibliografia e sitografia: Bibliografia: Chinery M, Guida degli insetti d’Europa , Franco Muzzio Editore,1998 Parisi V., Zullini A., Il nostro universo-il mondo degli animali, Utet, Baccio B., Natale E. B., Celina B., Pietro B., Ernesto C., Giovanni C., Marina C., Ferraguti M., Ghirardelli E., Ghiretti F., Giusti F., Grigolo A., Mainardi D., A Minelli A., Papi F., Parrinello N , Ricci N., Ruffo S., Sarà M , Scali V., Zullini A. Trattato Italiano di Zoologia, volume 2, Editoriale Grasso 1991. Sitografia: